IL DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente Scolastico assolve la funzione di promozione e di coordinamento delle attività dell’istituto; a tal fine presiede alla gestione unitaria dell’istituzione, assicura l'esecuzione delle deliberazioni degli organi collegiali ed esercita le specifiche funzioni di ordine amministrativo, escluse le competenze di carattere contabile, di ragioneria e di economato, che non implichino assunzione di responsabilità proprie delle funzioni di ordine amministrativo. Al Dirigente spetta: a) la rappresentanza dell'istituto; b) presiedere il collegio dei docenti, il comitato per la valutazione del servizio dei docenti, i consigli di classe, la giunta esecutiva del consiglio di istituto; c) curare l'esecuzione delle deliberazioni prese dai predetti organi collegiali e dal consiglio di istituto; d) procedere alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei singoli docenti, alla formulazione dell'orario, sulla base dei criteri generali stabiliti dal consiglio di circolo o d'istituto e delle proposte del collegio dei docenti; e) promuovere e coordinare, nel rispetto della libertà di insegnamento, insieme con il collegio dei docenti, le attività didattiche, di sperimentazione e di aggiornamento nell'ambito dell'istituto; f) adottare o proporre, nell'ambito della propria competenza, i provvedimenti resi necessari da inadempienze o carenze del personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario; g) coordinare il calendario delle assemblee nell'istituto; h) tenere i rapporti con l'amministrazione scolastica nelle sue articolazioni centrali e periferiche, con gli enti locali che hanno competenze relative all'istituto e con gli organi del distretto scolastico; i) curare i rapporti con gli specialisti che operano sul piano medico e socio-psico-pedagogico; l) curare l'attività di esecuzione delle normative giuridiche e amministrative riguardanti gli alunni e i docenti, ivi compresi la vigilanza sull'adempimento dell'obbligo scolastico, l'ammissione degli alunni, il rilascio dei certificati, il rispetto dell'orario e del calendario, la disciplina delle assenze, la concessione dei congedi e delle aspettative, l'assunzione dei provvedimenti di emergenza e di quelli richiesti per garantire la sicurezza della scuola.
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GLI ORGANI COLLEGIALI
Il Consiglio d’Istituto.
1. Il Consiglio di istituto delibera in ordine:
2 a) alla accettazione e alla rinuncia di legati, eredità e donazioni;
b) alla costituzione o compartecipazione a fondazioni; all’istituzione o compartecipazione a borse di studio;
c) all’accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale;
d) ai contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni immobili appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni pervenuti per effetto di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di condizioni ostative o disposizioni modali che ostino alla dismissione del bene;
e) all’adesione a reti di scuole e consorzi;
f) all’utilizzazione economica delle opere dell’ingegno;
g) alla partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università, soggetti pubblici o privati;
h) all’eventuale individuazione del superiore limite di spesa di cui all’art. 34, comma 1;
i) all’acquisto di immobili.
2. Al Consiglio di istituto spettano le deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente, delle seguenti attività negoziali:
a) contratti di sponsorizzazione;
b) contratti di locazione di immobili;
c) utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di soggetti terzi;
d) convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi; e) alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o programmate a favore di terzi;
f) acquisto ed alienazione di titoli di Stato;
g) contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;
h) partecipazione a progetti internazionali.
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Il Collegio dei Docenti.
Il Collegio dei Docenti è l’organo responsabile dell’impostazione didattico-educativa, in rapporto alle particolari esigenze dell’istituto in armonia con le decisioni del consiglio di istituto.
Infatti, esso ha l’esclusiva per quanto attiene agli aspetti pedagogico-formativi e all’organizzazione didattica e, comunque, delibera autonomamente in merito alle attività di progettazione a livello d’istituto e di programmazione educativa e didattica.
Al collegio dei docenti competono:
a) l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa (P.O.F.);
b) le deliberazioni su: programmazione educativa; adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare;
iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori stranieri; innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici dell’organizzazione scolastica; piano
annuale delle attività di aggiornamento e formazione;
c) la scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni;
d) l’adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di classe e scelta dei sussidi didattici;
e) l’approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole;
f) la valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica;
g) le proposte per la formazione delle classi, assegnazione dei docenti e orario di lezioni;
h) lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, in collaborazione con gli specialisti;
i) i pareri sulla sospensione dal servizio di docenti;
j) i pareri su iniziative per l’educazione alla salute e contro le tossicodipendenze;
k) l’esercizio delle competenze in materia elettorale fino alla costituzione del consiglio di istituto;
l) l’elezione dei propri rappresentanti nel consiglio di circolo o di istituto;
m) l’elezione dei docenti che compongono il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti;
n) l’identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F.;
o) la valutazione dello stato di attuazione dei progetti per le scuole situate nelle zone a rischio.
Al collegio docenti non spettano più competenze "gestionali" in senso stretto, ma solo quelle riferibili a compiti connessi all’attività educativo-didattica. Il collegio si riunisce ogni volta che il capo di istituto lo ritenga necessario o quando un terzo dei componenti ne faccia richiesta, e comunque, una volta per ogni trimestre o quadrimestre. Per la validità delle adunanze è necessaria la presenza della metà più uno dei componenti; le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti (in caso di parità prevale il voto del presidente)
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Gli insegnanti
Il Docente esplica essenzialmente l'attività di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità.
- In particolare :
-
cura il proprio aggiornamento culturale e professionale, anche nel quadro delle iniziative promosse dai competenti organi;
- partecipa alle riunioni degli organi collegiali di cui fa parte;
-
partecipa alla realizzazione delle iniziative educative della scuola, deliberate dai competenti organi;
- cura i rapporti con i genitori degli alunni delle rispettive classi;
-
partecipa ai lavori delle commissioni di esame e di concorso di cui siano stati nominati componenti.
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Il Coordinatore di Classe.
La funzione del Coordinatore di classe è quella di permettere ai colleghi del Consiglio, agli allievi della classe, ai loro genitori, al Dirigente Scolastico, di avere un punto di riferimento costante per ogni problema riguardante la situazione della classe in generale e dei suoi singoli allievi.
I compiti del Coordinatore di classe sono i più diversi e variano anche in funzione dei componenti la classe stessa. Soltanto a titolo esemplificativo se ne enumerano alcuni:
-
avere un quadro sempre aggiornato delle assenze, dei ritardi,delle uscite anticipate degli allievi e riferire al Dirigente Scolastico casi di anomalo comportamento;
-
raccogliere notizie presso i colleghi della classe sul profitto dei singoli allievi in modo da poter fornire al Dirigente Scolastico notizie sull’andamento generale della classe e sui singoli alunni, qualora vengano richieste da genitori impossibilitati a tenere contatti con i singolo insegnanti. Nel caso di allievi che abbiano un profitto negativo occorre far pervenire tali nominativi in Presidenza, in modo da avere la possibilità di avvertire i rispettivi genitori nel corso dei quadrimestri;
-
avvertire con tempestività il Dirigente Scolastico in merito a situazioni particolari, che si dovessero verificare nella classe,
-
avere contatti periodici con i rappresentanti eletti dei genitori e degli alunni in seno al Consiglio di Classe, soprattutto in prossimità delle riunioni dei Consigli di Classe,
-
coordinare, attraverso continui contatti con i colleghi, il carico di lavoro a casa degli studenti, al fine di ottenere una distribuzione equilibrata nel corso della settimana;
-
tenere contatti con i Coordinatori delle classi parallele al fine di raggiungere un coordinamento temporale dei programmi ed, inoltre, consultarsi periodicamente con i coordinatori del proprio corso al fine di intraprendere iniziative comuni a livello di corso;
-
ricercare con i colleghi tutte le occasioni che offrano la possibilità di un insegnamento interdisciplinare.
- è delegato a presiedere i Consigli di classe in caso di assenza del Dirigente Scolastico.
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L'insegnante di Sostegno
L'insegnante di sostegno è "assegnato a scuole normali per interventi individualizzati di natura integrativa in favore della generalità degli alunni e in particolare di quelli che presentano specifiche difficoltà di apprendimento". C.M. n.199/79
L'insegnante di sostegno opera :
- nelle classi comuni in cui sono inseriti soggetti diversamente abili ;
- collegialmente con i docenti assegnati alla classe in tutti i momenti della vita scolastica:
- con interventi individualizzati. Tali interventi (da non confondersi con gli interventi individuali,
pure necessari e/o indispensabili in certi casi) sono richiesti a tutti i docenti e per tutti gli alunni e presuppongono la conoscenza e la padronanza di metodologie e tecniche di individualizzazione dell'insegnamento, cioè la capacità di condurre un gruppo i cui componenti si trovino a livelli diversi di formazione e di informazione.
Gli interventi degli insegnanti di sostegno sono rivolti alla generalità degli alunni della classe in cui è inserito l’alunno diversamente abile per favorirne l'integrazione attraverso la realizzazione di situazioni educative
Tale affermazione, avvalorata dal fatto che l'insegnante è assegnato alla classe e non all'alunno, sottolinea l'opportunità di mettere in atto forme di collaborazione e "strutture organizzative non rigide, ma flessibili" tali da consentire che l'insegnante di sostegno non venga utilizzato per operare sempre da solo con il soggetto disabile.
Le modalità di intervento che più frequentemente risultano funzionali sono :
-
Intervento "in classe" in situazione di lavoro diretto con l'alunno o a "distanza" ; in questo secondo caso si cerca di evitare o disincentivare la dipendenza dell'alunno dall'insegnante e stimolare momenti di lavoro autonomo.
-
Intervento su un piccolo gruppo di alunni (tra i quali anche l'alunno diversamente abile) finalizzata ad obiettivi sia comuni al gruppo sia differenziati per i diversi componenti del gruppo.
-
Interventi individuali, anche esternamente alla classe, finalizzati ad obiettivi connessi all'acquisizione di strumentalità scolastiche o allo sviluppo dell'autonomia, che necessitino di attenzione e concentrazione difficili da ottenere in una situazione con numerose presenze.
E' fondamentale che :
-
tutti gli insegnanti della scuola siano coinvolti nella programmazione e nella organizzazione degli interventi.
- tutte le possibili risorse della scuola siano utilizzate
-
la scuola con tutte le sue componenti è responsabile dell'integrazione dell'alunno diversamente abile.
- l'insegnante di sostegno svolga funzione di coordinamento degli interventi, fatte salve le competenze dei coordinatori di classe e dei capi di Istituto.
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CODICE DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA.
Il Personale della scuola:
-
impronta il suo comportamento alla diligenza e alla professionalità, in modo che la scuola possa apparire come un servizio fornito al pubblico;
-
cura il rapporto con il restante personale, con gli alunni, con i genitori con gentilezza, cura e accoglienza;
- ha rapporti con il restante personale collaborativi e solidali;
-
è leale verso l’istituzione e segnala comportamenti che possono ledere la reputazione e il buon nome della scuola;
- collabora per il miglioramento del servizio con proposte e suggerimenti;
- cura l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze, competenze ed abilità,
- nell’interesse della funzionalità, dell’efficienza e della qualità della scuola;
-
possiede autonomia nel lavoro e non viene sollecitato ad eseguire mansioni e compiti di propria competenza. Sa utilizzare i suggerimenti dei più esperti e li mette in pratica;
- è interessato all’organizzazione del lavoro ed è puntuale;
- ha interesse per la vita della scuola e vi partecipa attivamente;
- esegue le disposizioni impartite con correttezza, completezza e diligenza;
- sa utilizzare macchine e attrezzature utili a migliorare il proprio rendimento.
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GLI STUDENTI
Si riporta di seguito, integralmente, lo Statuto delle studentesse e degli studenti, che definisce i diritti ed i doveri degli alunni:
Lo Statuto delle studentesse e degli studenti
Art. 1 - Vita della comunità scolastica
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnantestudente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
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Art. 2 - Diritti
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
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Art. 3 – Doveri
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’art. 1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 2 - Diritti
Art. 4 – Disciplina
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna
infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
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Art. 5 – Impugnazioni
1. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma 7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n. 297.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
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Art. 6 - Disposizioni finali
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione. 3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica. Dallo statuto si può ricavare il codice di comportamento degli alunni all’interno dell’Istituto. Sono rappresentati alcuni principi, che, pur non essendo esaustivi, rappresentano elementi di convivenza all’interno dell’Istituto.
a) gli alunni entrano nella scuola nei dieci minuti che precedono l’inizio delle lezioni; mentre, il personale docente dovrà trovarsi in aula almeno cinque minuti prima dell’orario di inizio delle lezioni;
b) in caso di ritardo, oltre i primi cinque minuti, l’alunno entrerà alla seconda ora dopo aver fatto registrare il suo ritardo in vicepresidenza e dovrà presentare giustifica scritta il giorno successivo. Dopo aver registrato cinque ritardi in un quadrimestre, l’alunno sarà ammesso a scuola solo se accompagnato dai genitori. Gli alunni maggiorenni potranno giustificare da soli, ma saranno comunque avvertite le rispettive famiglie;
c) qualora gli alunni debbano lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, il Preside ne valuterà i motivi informandone i genitori, ove possibile, preventivamente, salvo che l’uscita prima del termine delle lezioni non avvenga a richiesta dei medesimi;
d) la presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività (ricerche culturali, lavori di gruppo, visite istruttive, ecc.) che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici;
e) per le assenze causate da malattia è necessario esibire il certificato medico quando esse si protraggono oltre cinque giorni;
f) al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene in modo ordinato, con la vigilanza del personale collaboratore scolastico;
g) il comportamento degli alunni deve essere consono all’ambiente in cui essi si trovano. Gli eventuali danni arrecati alle strutture e alle suppellettili saranno addebitati al singolo alunno, se individuato oppure all’intera classe o alle classi del piano se l’individuazione non risulta possibile;
h) gli studenti sono tenuti ad avere un contegno rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola, nonché nei confronti degli altri alunni;
i) per tutto il personale della scuola vige il divieto di fumo all’interno dell’Istituto, compresi i bagni.
j) le bevande e le merendine devono essere consumate in prossimità delle macchine erogatrici;
k) i docenti autorizzeranno le uscite degli alunni dall’aula uno per volta e soltanto a partire dalla seconda ora di lezione;
l) al cambio dell’ora gli alunni non sono autorizzati a lasciare l’aula. Soltanto il docente può autorizzare l’uscita.
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Ingresso in Istituto
L’ingresso e l’uscita dall’Istituto sono previsti solo dai cancelli principali.
E’ assolutamente vietato utilizzare altri ingressi (scale antincendio, porte di emergenza), per il rispetto delle norme di Sicurezza.
L’inizio delle lezioni è fissato per ore 8.15. Gli studenti, pertanto, dovranno trovarsi in aula entro il suddetto orario; per i ritardatari la tolleranza sarà di soli 10 minuti. Alle
ore 8.25 gli ingressi saranno chiusi e sarà consentito solo l’ingresso alla seconda ora (9.15). Gli studenti potranno entrare alla seconda ora quattro volte per quadrimestre. La registrazione sarà fatta dal docente della seconda ora sul Giornale di Classe e sul libretto dei ritardi che lo studente dovrà portare sempre in Istituto. Nel caso in cui ne sarà sprovvisto, sarà cura del docente Coordinatore di Classe verificare i ritardi e comunicarlo alla famiglia. Dopo il quarto ritardo quadrimestrale, non sarà consentito l’ingresso in classe e saranno tempestivamente avvertiti i familiari che dovranno venire a scuola e prelevare lo studente.
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REGOLAMENTO APPLICATIVO DEL LIMITE DELLE ASSENZE PER LA VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO ai sensi del DPR n.122/2009 art. 14 c.7:
art. 1 - Calcolo della percentuale di assenze – Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario,vengono annotate dal Docente sul Registro di Classe e sul Registro personale e sono sommate a fine anno.La tabella di seguito riportata indica il limite massimo delle assenze , riferito alle diverse classi del nostro istituto corrispondente al 25% del monte ore annuo personalizzato. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute ai sensi del successivo art.2 comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo.
Tabella
ORARIO ANNUALE IN ORE
|
CLASSI
|
LIMITE MASSIMO DI ASSENZE 25% ORE
|
1056
|
PRIME
|
264
|
1056
|
SECONDE
|
264
|
1056
|
TERZE
|
264
|
1056
|
QUARTE
|
264
|
1056
|
QUINTE
|
264
|
Uscite anticipate
Il genitore che desidera che il figlio, se minorenne o maggiorenne esca dall’Istituto prima del termine delle lezioni, deve rilevarlo personalmente, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico o del suo delegato comunque non prima delle 12,15. Nel mese di Maggio sono sospesi gli ingressi alla II ora e le uscite anticipate.
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Comportamento in classe
Gli studenti:
Occuperanno in classe il posto loro assegnato dal Docente Coordinatore.
Parteciperanno alle lezioni muniti dell’occorrente prescritto (libri di testo, quaderni, penne, la divisa per le esercitazioni pratiche o quant’altro occorre).
Non indosseranno cappelli né lenti da sole.
Adotteranno un abbigliamento consono alla dignità del luogo.
Osserveranno l’assoluto divieto di uso del cellulare che costituisce motivo di distrazione e di interruzione del regolare svolgimento delle attività didattiche. In caso di inosservanza di quanto disposto, il cellulare sarà sequestrato e riconsegnato al solo genitore o a chi ne fa le veci.
Lo studente proprietario del cellulare o di qualunque altro oggetto di valore, sarà ritenuto unico responsabile della loro custodia.
Lo studente dovrà osservare il divieto di fumare in tutti gli ambienti dell’Istituto.
Il cartellino di riconoscimento dovrà essere indossato dal momento in cui si entra nell’Istituto e fino all’uscita.
Comportamento in base all’organizzazione didattica
Gli studenti resteranno in aula nella attesa dell’arrivo del docente.
E’ permesso uscire solo con l’autorizzazione registrata dal docente su apposito registro.
Gli studenti non potranno aggirarsi per l’Istituto senza l’autorizzazione registrata dal docente.
Le autorizzazioni ad uscire per i bisogni personali, saranno registrate dal docente e permesse ad un solo studente alla volta e per soli 5 minuti. Tali autorizzazioni non potranno essere concesse nella prima e ultima ora di lezione e non oltre 6 studenti ad ora.
E’ preferibile che gli studenti consumino merende e bevande fuori dell’aula; qualora ciò non fosse compatibile con il limite di tempo fissato per l’uscita, ciò avverrà in classe, nel pieno rispetto dell’ordine e della pulizia dell’aula stessa.
Si sottolinea che i distributori di bevande e merende rimarranno chiusi da dieci minuti prima del termine delle lezioni fino a dieci minuti dopo l’inizio dell’ora successiva.
Alla fine delle ore di lezione, prima di lasciare l’aula, gli studenti hanno l’obbligo di ripristinare, se necessario, l’ordine di banchi e sedie, di depositare carta straccia, chewing-gum e quant’altro, nell’apposito cestino.
Gli alunni sprovvisti di divisa non possono partecipare alle esercitazioni pratiche, saranno però obbligati a svolgere le mansioni di office del laboratorio.
Ai fini della Sicurezza di tutti e nel rispetto delle Norme vigenti è assolutamente vietato fumare. I locali adibiti a servizi igienici vanno utilizzati in modo proprio (sono vietati giochi d’acqua, non vanno imbrattati i muri, porte e servizi stessi). I controlli saranno effettuati costantemente dai Collaboratori scolastici.
Gli studenti osserveranno un linguaggio corretto ed un comportamento improntato al rispetto di se stessi, dei compagni, dei collaboratori, dei docenti, delle strutture e delle suppellettili. Il cortile che circonda l’edificio scolastico è destinato al parcheggio delle auto e dei mezzi di trasporto a due ruote degli studenti e di tutto il personale che opera nell’Istituto. E’, pertanto, assolutamente vietato intrattenersi, per motivi di sicurezza, nella suddetta area e in particolare per inutili esibizioni in corse e acrobazie, dal momento che vi è rigorosamente interdetta la circolazione dei mezzi a due ruote a motore acceso.
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Rapporti Scuola-Famiglia
Ciascun docente è tenuto a comunicare all’Ufficio di Presidenza le modalità secondo le quali intende incontrare le famiglie dei propri alunni per comunicazioni didattico disciplinari (per appuntamento, in giorno settimanale prestabilito, durante l’incontro scuola-famiglie, od altro).
Non è assolutamente consentito ai familiari l’accesso in aula.
Studenti e loro familiari potranno accedere agli uffici di Segreteria solo negli orari settimanali fissati.
Le infrazioni alle norme comportamentali saranno soggette a sanzioni disciplinari adeguate alla gravità dell’infrazione stessa.
Si riportano di seguito i comportamenti irregolari, le sanzioni disciplinari che saranno adottate e l’organo che le erogherà.
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RAPPORTI INTERPERSONALI FRA STUDENTI
INFRAZIONE
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SANZIONE DISCIPLINARE
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ORGANO EROGANTE
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Mancanza di rispetto nei confronti dei compagni(insulti, uso di frasi volgari, offese ecc.)
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Richiamo Annotazione sul registro
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Docente
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Attilesivi delladignità (minacce continue, provocazione sistematica, comportamenti tendenti ad emarginare o ad inferiorizzare altri studenti, ecc.
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Convocazione dei genitori Allontanamento fino a 15 giorni Percorso educativo
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Coordinatore di classe Consiglio di classe
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-Reazione violenta ad una provocazione
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Sospensione di entrambi fino a 3 giorni
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Ufficiodi Presidenza informa preventiva
Consiglio di classe
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Comportamenti che mettono in pericolo l’incolumità fisica degli altri(lancio di oggetti contundenti, percosse, aggressione fisica, violenza etc.)
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Annotazione sul registro di classe
Convocazione delle famiglie per il risarcimento del danno Sospensione fino 15 giorni
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Docente
Dirigente scolastico Consiglio di classe
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-Rissa
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Sospensione oltre i 15 giorni Partecipazione a percorso educativo
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Consiglio di classe
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RISPETTO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA
INFRAZIONE
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SANZIONE DISCIPLINARE
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ORGANOEROGANTE
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-Reazione negativa ad interventi educativi e/o richiami
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Annotazione sul registro Comunicazione ai genitori (Ai.maggiorenni) Convocazione dei genitori(Aiminori)
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Docente
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-Offesa verbale al personale della scuola
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Sospensione fino a 15 giorni Comunicazione alle famiglie e accompagnamento
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Consigliodiclasse
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-Aggressione fisica al personale della scuola
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Sospensione fino a oltre15giorni
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Consiglio di classe
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RAPPORTIDEGLISTUDENTICONL’AMBIENTE
INFRAZIONE
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SANZIONE DISCIPLINARE
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ORGANOEROGANTE
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-Aule lasciate in eccessivo disordine e sporcizia
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Annotazione sul registro Allontanamento fino a tre giorni Percorso educativo
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Docente
Consiglio di classe
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-Danneggiamento volontario o distruzione di materiali appartenenti ad un compagnoo degli ambienti di lavoro suppellettili, porte, pareti, banchi, sedie, vetri, attrezzature. ecc)
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Annotazione sul registro Convocazione delle famiglie per il risarcimento del danno Allontanamento fino a 15 giorni Partecipazione a percorso educativo
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Docente che accerta Consiglio di classe Dirigente scolastico
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MANCANZA DI DOVERI
INFRAZIONE
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SANZIONE DISCIPLINARE
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ORGANO EROGANTE
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Comportamenti che compromettono il profitto scolastico (ritardi ingiustificati superiori ai 4 consentiti per ogni
quadrimestre, elevato numerodi assenze ingiustificate o di permessi per uscite anticipate non documentate, assenze di massa disturbo dello svolgimento della lezione in classe,
trattenersi troppo fuori dall’aula , partecipare alle lezioni privi del materiale occorrente, consumo di bevande e merende in classe al di fuori dell’orario fissato dal consiglio di classe, etc.)
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Annotazione sul registro
Comunicazione alle famiglie
Accompagnamento
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Docente
Coordinatorediclasse
Ufficio di presidenza
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Mancanza di giustifica
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Dopo tre giornisarà data comunicazione alla famiglia. Se la mancata giustifica continua, sarà fatta annotazione e predisposto l’accompagnamento
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Docente che accerta Coordinatore di classe
Ufficio di presidenza
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-Uscita dalla classein coppia o agruppi, o nel cambio d’ora dei docenti
Abbandono del posto assegnato-Uso di cappelli o occhiali da sole in aula, abbigliamento non consono all’ambiente scolastico-
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Richiamo verbale Annotazione sul registro
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Docente
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Tenere acceso il cellulare o utilizzarlo in aula
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Annotazione sul registro
Ritiro del cellulare da parte del docente
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Docente
UfficiodiPresidenza
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Abbandono dell’edificio scolastico senza permesso
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Sospensione fino a 15giorni
Comunicazione/Accompagnamento
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Consiglio di classe Ufficio di presidenza
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Mancanza del cartellino di riconoscimento
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Sospensione per un giorno
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ufficio di Presidenza
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Fumo nei scuola
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locali
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della
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Annotazione sul registro di classe
Ammenda prevista dalla legge
Percorso educativo
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Docente che accerta Dirigente scolastico Consiglio di classe
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PATTO DI CORRESPONSABILITA' EDUCATIVA
L'IPSSAR "I.CAVALCANTI", in un sistema di istruzione e formazione integrato sul territorio, persegue la finalità educativa di formare il cittadino italiano ed europeo sia sul plano etico e
civile, sia sul piano professionale, pertanto stipula con la famiglia dell'alunno il seguente Patto educativo di corresponsabilità con il quale:
LA SCUOLA Offre agli studenti e alle famiglie:
1 accoglienza , andando incontro a tutti gli studenti, prestando attenzione a quelli con maggiori difficoltà e con particolari esigenze formative e promuovendo autostima e rispetto reciproco;
2 dialogo aperto e rapporto di fiducia per cui si impegna a consultare studenti e famiglie a condividere l'analisi dei problemi e delle soluzioni; .
3 condivisione e corresponsabilità dei valori nel rapporto educativo per cui la scuola si impegna ad incontri regolari con le famiglie, ad una attività di formazione e aggiornamento continuo dei docenti e all'offerta di occasioni di formazione anche per gli adulti.
Offre inoltre:
- Ambienti sani e sicuri
- Condizioni per una civile e serena comunicazione
- Materiali e sussidi didattici aggiornati
- Sviluppo delle attività sportive ed integrative
- Supporto agli allievi e alle famiglie nella gèstione di attività di recupero in orario extra scolastico
- La piena integrazione degli alunni diversamente abili
- Tutela della trasparenza degli atti amministrativi
- Tutela della privacy
- L'impegno di tutto il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario
GENITORI
I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione del propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.(art.30 della Costituzione Italiana)
I genitori hanno il diritto di:
- essere rispettati come persone e come educatori;
-
vedere tutelata la salute dei propri figli, nell'ambito della "comunità scolastica, nel rispetto della riservatezza;
-
essere informati sul .Piano dell'Offerta Formativa", sul Regolamento e su tutto quanto concerne la funzionalità della scuola;
-
essere informati sulle attività curricolari e non, programmate per la classe di appartenenza del figlio; avere colloqui,regolarmente programmati,per essere informati sull'andamento socio-relazionale e didattico del figlio;
-
essere informati tempestivamente di comportamenti scorretti, di cali di rendimento o altri atteggiamenti che possono risultare poco consoni rispetto al normale comportamento del figlio;
-
conoscere le valutazioni espresse dagli Insegnanti sul proprio figlio, di visionare le verifiche, di essere informati in merito ai provvedimenti disciplinare eventualmente adottati;
-
effettuare assemblee di sezione, di classe o d'Istituto nei locali della scuola, su richiesta motivata dei rappresentanti, al di fuori delle ore di lezioni ,previo accordo col Dirigente Scolastico
I genitori hanno il dovere di:
- Trasmettere ai figli la convinzione che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;
-
Stabilire rapporti regolari e corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;
-
controllare ogni giorno il libretto personale o il quademo delle comunicazioni o il diario per leggere e firmare tempestivamente gli avvisi;
-
Permettere assenze solo per motivi validi e di ridurre il più possibile le uscite e le entrate fuori orario;
- Rispettare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate,
-
Controllare l'esecuzione dei compiti di casa (che rispondono all'esigenza di riflessione personale e di acquisizione di un' abitudine allo studio e all'esercitazione individuale),senza sostituirsi ai figli,ma incoraggiandoli e responsabilizzandoli ad organizzare tempo e impegni extrascolastici;
-
Partecipare con regolarità ed attivamente alle riunioni previste con gli insegnanti(colloquio assemblee) e alle iniziative di formazione e informazione,anche con l'intervento di esperti,che la scuola propone;
- Favorire la partecipazione dei figlia a tutte le attività programmate dalla scuola;
-
Educare i figli a mantenere un comportamento corretto in ogni circostanza e in ogni ambiente;
-
Curare l'igiene l'abbigliamento decoroso dei figli; rispettare il ruolo e la funzione degli insegnanti senza interferire nelle scelte metodologiche e didattiche;
-
Accettare con serenità e spirito di collaborazione gli eventuali richiami o provvedimenti disciplinari a carico del figlio finalizzati alla sua maturazione.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno.. Esse tengono conto della situazione personale dello studente e della gravità del comportamento.
Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività a favore della comunità scolastica.
Agli alunni che manchino ai doveri scolastici ed offendano la disciplina, il decoro, i valori morali, anche fuori dalla scuola, per fatti che si riferiscono all'ambito scolastico e all'immagine
della scuola sono inflitti,secondo la gravità della mancanza, i seguenti provvedimenti disciplinari:
a- ammonimento verbale;
b- ammonimento scritto sul giornale di classe;
c- richiamo scritto inviato per conoscenza alla famiglia;
d- sospensione delle lezioni per un periodo non superiori a quindici giorni;
e- sospensione dalle lezioni, per gravi e/o reiterate infrazioni disciplinari, per un periodo superiore a15 giorni; .
f- esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all'esame di Stato;
g- espulsione dall'Istituto.
I provvedimenti disciplinari di cui alle lettere “a", "b" e “c" sono comminati dai docenti e dal dirigente scolastico. I provvedimenti disciplinari di cui alla lettera "d" sono di competenza del Dirigente Scolastico e del Consiglio di Classe.
Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o l'espulsione dall'Istituto sono adottate dal Consiglio di Istituto.
L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo.
Con riferimento alle fattispecie di cui sopra, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.
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REGOLAMENTO DEI LABORATORI NORME PER LA PARTECIPAZIONE ALLE ESERCITAZIONI PRATICHE DEL LABORATORIO DI ENOGASTRONOMIA
Ai sensi della normativa riguardante la sicurezza e l’igiene delle persone e dei locali di lavoro (D.L. 155/95 e D.lg. 626/94) gli allievi, durante le esercitazioni nei lavoratori, sono da
considerarsi a tutti gli effetti di legge “lavoratori”.
E’ assolutamente vietato l’ingresso nei laboratori ad allievi, docenti, personale A.T.A., non impegnato nelle esercitazioni;
Gli estranei possono accedere ai reparti di esercitazione solo previo consenso della Presidenza, accompagnati dal personale autorizzato;
Gli allievi possono partecipare alle esercitazioni pratiche solo se indossano la divisa di settore completa (ordinata e pulita) prevista dall’Istituto;
Gli allievi dovranno:
- Osservare la massima e scrupolosa pulizia della persona.
- Le mani saranno ben pulite e curate.
- Si consiglia alle ragazze di evitare il trucco troppo marcato, orecchini e anelli, nessun tipo di orecchini è previsto per i ragazzi.
- I ragazzi dovranno presentare un aspetto curato, la barba dovrà essere scrupolosamente rasata. I capelli avranno un taglio corto e dovranno sempre essere puliti e ben pettinati. Non devono assolutamente scendere sugli occhi durante il lavoro.
Per le esercitazioni pratiche di CUCINA gli allievi dovranno indossare:
- Cappello
- Giacca
- Pantalone sale-pepe
- Grembiule
- Calzini bianchi
- Scarpe a norma CE 345 S2, antiscivolo, antistatiche con puntale in acciaio
- N-°1 torcione
- Scollino di colore bianco
L’accesso alle macchine va fatto sotto controllo del docente o dell’assistente tecnico.
Il comportamento e la disciplina degli allievi nei laboratori dovrà essere ineccepibile, considerata la presenza nei locali di macchinari e attrezzature che richiedono particolare attenzione nel loro utilizzo. Gli allievi non possono recarsi in altri reparti se non autorizzati dal docente, in particolare è vietato l’accesso al magazzino e alla zona frigo.
Al prelievo delle vivande dovranno provvedere gli assistenti tecnici del settore
Agli allievi è consentito l’accesso agli spogliatoi all’inizio e al termine delle esercitazioni pratiche per i 10 minuti necessari al cambio delle divise. All’infuori di tale orario è severamente vietato l’accesso agli spogliatoi se non accompagnati dal docente o da altra persona incaricata di tale mansione. Per ciò che riguarda gli spogliatoi è bene ricordare:
Chiedere informazioni su quale spogliatoi utilizzare per effettuare il cambio divisa
Mantenere in ordine i locali.
Non fumare all’interno di essi.
Non lasciare incustoditi oggetti di valore o denaro.
Evitare per quanto possibile nei giorni dedicati alla pratica abbigliamento di marca (cinture, scarpe, maglioni)
La consumazione di quanto preparato durante le esercitazioni è oggetto di esperienza e studio.
Tale consumazione fa parte integrante della didattica. Gli allievi dovranno tenere un comportamento finalizzato al pieno rispetto delle regole del galateo. Non è consentito agli allievi che usufruiscono del servizio di ristorazione di abbandonare i tavoli senza l’autorizzazione del docente.
Al termine delle esercitazioni i docenti si accerteranno che gli allievi coordinati dagli assistenti tecnici abbiano provveduto alla pulizia dell’attrezzatura utilizzata e al su o riordino nelle apposite scaffalature.
Sicurezza sul lavoro: ogni attività umana comporta dei rischi, anche il semplice camminare, questi rischi però possono essere ridotti al minimo adottando opportuni accorgimenti. La sicurezza è un aspetto importante di ogni professione, valorizzato anche da recenti normative (D.lg. 626/94) che nel recepire le direttive Comunitarie, hanno indotto in nuovo modo di affrontare il problema sicurezza, obbligando i datori di lavoro e il personale a studiarlo, prevederlo e prevenirlo. I giovani sono tra le categorie di lavoratori più a rischio per gli infortuni, i primi in genere per inesperienza, scarso addestramento e per il tipico impeto giovanile.
Ecco di seguito elencate alcune regole che ogni lavoratore deve rispettare:
- Osservare le disposizioni
- Segnalare eventuali anomalie di funzionamento
- Segnalare eventuali situazioni di pericolo.
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REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DI SALA e VENDITA
Ai sensi della normativa riguardante la sicurezza e l’igiene delle persone e dei locali di lavoro (D.L. 155/95 e D.lg. 626/94) gli allievi, durante le esercitazioni nei lavoratori, sono da considerarsi a tutti gli effetti di legge “lavoratori”.
E’ assolutamente vietato l’ingresso nei laboratori ad allievi, docenti, personale A.T.A., non impegnato nelle esercitazioni;
Gli estranei possono accedere ai reparti di esercitazione solo previo consenso della Presidenza, accompagnati dal personale autorizzato;
Gli allievi possono partecipare alle esercitazioni pratiche solo se indossano la divisa di settore completa (ordinata e pulita) prevista dall’Istituto;
Gli allievi dovranno:
Osservare la massima e scrupolosa pulizia della persona
Le mani saranno ben pulite e curate
Si consiglia alle ragazze di evitare il trucco troppo marcato, orecchini e anelli, nessun tipo di orecchini è previsto per i ragazzi
I ragazzi dovranno presentare un aspetto curato, la barba dovrà essere scrupolosamente rasata
I capelli avranno un taglio corto e dovranno sempre essere puliti e ben pettinati. Non devono assolutamente scendere sugli occhi durante il lavoro. Per le esercitazioni pratiche di SALA gli allievi dovranno indossare:
- Pantalone o gonna nero
- Camicia bianca
- Scarpe nere
- Calzini neri
- Fascia elastica nera
- Giacca modello rondè
- Cavatappi di servizio
GLI ALUNNI SPROVVISTI DEI SUDDETTI ELEMENTI NON POSSONO AVERE ACCESSO AL LABORATORIO
L’utilizzo delle attrezzature va fatto sotto controllo del docente o dell’assistente tecnico Il comportamento e la disciplina degli allievi nei laboratori dovrà essere ineccepibile .
Agli allievi è consentito l’accesso agli spogliatoi all’inizio e al termine delle esercitazioni pratiche per i 10 minuti necessari al cambio delle divise. All’infuori di tale orario è severamente vietato l’accesso agli spogliatoi se non accompagnati dal docente o da altra persona incaricata di tale mansione. Per ciò che riguarda gli spogliatoi è bene ricordare:
Chiedere informazioni su quale spogliatoi utilizzare per effettuare il cambio divisa.
Mantenere in ordine i locali.
Non fumare all’interno di essi.
Non lasciare incustoditi oggetti di valore o denaro
Evitare per quanto possibile nei giorni dedicati alla pratica abbigliamento di marca (cinture, scarpe, maglioni)
La consumazione di quanto preparato durante le esercitazioni è oggetto di esperienza e studio. Tale consumazione fa parte integrante della didattica. Gli allievi dovranno
tenere un comportamento finalizzato al pieno rispetto delle regole del galateo.
Non è consentito agli allievi che usufruiscono del servizio di ristorazione di abbandonare i tavoli senza l’autorizzazione del docente.
Al termine delle esercitazioni i docenti si accerteranno che gli allievi coordinati dagli assistenti tecnici abbiano provveduto:
Alla pulizia dell’attrezzatura utilizzata e al su o riordino nelle apposite scaffalature
Sicurezza sul lavoro: ogni attività umana comporta dei rischi, anche il semplice camminare, questi rischi però possono essere ridotti al minimo adottando opportuni accorgimenti.
La sicurezza è un aspetto importante di ogni professione, valorizzato anche da recenti normative (D.lg. 626/94) che nel recepire le direttive Comunitarie, hanno indotto in nuovo modo di affrontare il problema sicurezza, obbligando i datori di lavoro e il personale a studiarlo, prevederlo e prevenirlo. I giovani sono tra le categorie di lavoratori più a rischio per gli infortuni, i primi in genere per inesperienza, scarso addestramento e per il tipico impeto giovanile. Ecco di seguito elencate alcune regole che ogni lavoratore deve rispettare:
- Osservare le disposizioni
- Segnalare eventuali anomalie di funzionamento
- Segnalare eventuali situazioni di pericolo.
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Regolamento Laboratorio di promozione e accoglienza
Al fine di tutelare ed utilizzare al meglio le strutture si ritiene opportuno rispettare le seguenti norme:
1) Gli alunni non possono utilizzare i computer senza le indicazioni dei Docenti e degli Assistenti Tecnici;
2) Gli alunni sono tenuti ad osservare un comportamento corretto;
3) Gli alunni non sono autorizzati ad effettuare interventi di carattere tecnico ma sono tenuti a segnalare eventuali malfunzionamenti;
4l È assolutamente vietato consumare cibi e bevande;
5) È assolutamente vietato l'uso dei telefoni cellulari;
6) È assolutamente vietato utilizzare i computer per: scaricare musica o programmi per chat quali social net-work (face book - messenger etc.), filmati.
7) Gli allievi sono tenuti a lasciare il laboratorio in ordine.
Laboratorio Front Office:
1) Gli allievi possono recarsi al Front office solo se in compagnia del Docente o del l'Assistente Tecnico;
2) Gli allievi in servizio hanno l'obbligo di indossare la divisa perfettamente in ordine;
3) La divisa deve essere tassativamente il modello prescelto dall’istituto , al fine di evitare diversi stili e colori; diversi modelli e/o colori non saranno accettati.
Gli allievi senza divisa non possono accedere ai laboratori.
4) Particolarmente curato dovrà essere l'aspetto: capelli in ordine, barba rasata, divieto assoluto di pearcing, gomme da masticare e trucchi eccessivi.
5) Durante il servizio gli allievi dovranno aver cura delle attrezzature evitando di scrivere sui banchi, mobili, pareti, copertine registri, sedie, telefoni e quanto altro sarà a loro disposizione durante le esercitazioni.
6) Gli allievi sono tenuti a lasciare il laboratorio di front office in perfetto stato di pulizia.
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Regolamento per l’utilizzo della biblioteca
Uso della biblioteca come “Laboratorio di comunicazione”
1) Nelle ore in cui non è attivo il servizio di biblioteca (vedi quadro orario annuale) la biblioteca funzionerà come “Laboratorio di comunicazione”.
2) L’uso della biblioteca come “Laboratorio di comunicazione” è consentito alle classi o a gruppi di alunni, sotto la responsabilità di un docente, per attività didattiche programmate e calendarizzate dal responsabile della biblioteca.
3) La domanda per l’utilizzazione della biblioteca deve essere avanzata dal docente responsabile del gruppo o della classe entro la giornata del mercoledì antecedente alla settimana in cui si vuole usufruire del servizio. Le richieste vanno presentate durante il servizio di biblioteca o al personale ausiliario di servizio presso la biblioteca e la segreteria didattica.
4) Ogni giovedì sarà pubblicato il quadro orario delle attività calendarizzate per la settimana successiva.
5) La calendarizzazione sarà predisposta in base all’ordine di presentazione delle domande (giorno e ora).
6) Il docente che ha avanzato la richiesta si assume la responsabilità di eventuali danni provocati dagli alunni durante l’uso dei locali come laboratorio di comunicazione.
7) Docenti e alunni si impegnano a lasciare in ordine l’ambiente, a rimettere a posto le sedie usate, a spegnere le attrezzature elettroniche.
8) Il docente responsabile della classe o del gruppo, prima di lasciare la biblioteca, si assicurerà che tutte le finestre siano chiuse; provvederà quindi a chiudere la porta e a riconsegnare la chiave alla segreteria didattica.
9) Non è consentito l’accesso al Laboratorio di comunicazione in modo estemporaneo o in seguito a richieste avanzate in forme e tempi diversi da quelli descritti.
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Servizio di biblioteca
1) Nelle ore stabilite (vedi quadro orario annuale) sarà espletato il servizio di biblioteca, assicurando la presenza di un docente, che assisterà gli utenti nella scelta dei libri e nell’uso delle postazioni Internet.
2) In questa fascia oraria è consentito il libero accesso agli alunni, al personale scolastico, ai cittadini per attività di ricerca, per la lettura individuale, per l’utilizzo delle postazioni Internet, per il prestito dei libri.
3) Gli alunni devono esibire il permesso dell’insegnante presente in classe.
4) Sono disponibili per il prestito tutti i libri della biblioteca, ad eccezione dei testi che fanno parte di collezioni (enciclopedie, opere in più volumi, testi di consultazione).
5) Si può chiedere il prestito di un libro alla volta.
6) All’atto del prestito, il richiedente esibirà un documento di riconoscimento valido e fornirà tutte le notizie necessarie per essere rintracciabile.
7) I libri in prestito vanno restituiti entro 15 (quindici) giorni. Allo scadere dei quindici giorni si può richiedere il rinnovo del prestito per altri quindici giorni. Allo scadere di trenta giorni il libro prestato dovrà comunque rientrare in biblioteca.
8) In biblioteca sarà osservato il silenzio per creare un ambiente favorevole alla concentrazione e al piacere della lettura.
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